venerdì 24 ottobre 2014

Le cronache di Catania: U ciuraru, la palma e il lungomare liberato


"Vedi...Catania e poi muori", verrebbe da dire. 

Ciò che è successo ieri ha dell'incredibile. Ma, mi chiedo, cos'è davvero "incredibile" in una città come Catania? A poche settimane dal ciclista picchiato dai "paninari" (con annesse scuse: va citato), infatti, la donna schiacciata dalla palma non è che la "ciliegina sulla torta" di una città che riesce a rendere gli eventi "incredibili" mere rappresentazioni di una quotidianità "normale". E non ci si sorprende neanche più! Tanto che, a parer mio, uscire da casa è paragonabile ad un'edizione degli Hunger Games, con tanto di spari alla "caduta" dei partecipanti, e imprevisti dietro l'angolo della strada.

Perché dai, ammettiamolo: sole, mare, Etna...e un par de "quelle". Noi non abbiamo più nulla! Pensate, mesi fa scrivevo della mia città come "La Milano del Sud", ma della metropoli "grigia e cupa" ci è rimasta solo la freddezza. Non riusciamo più a sdrammatizzare, non riusciamo più a fare una cosa giusta senza incappare nell'errore! Altro che "Paese delle meraviglie"...qui siamo nel "Paese dei disastri"! E il povero "ciuraru", al secolo Enzo Bianco, somiglia sempre più alla personificazione di un personaggio delle canzoni di Brigantony (celebre e colorito cantante folk catanese che consiglio vivamente di ascoltare). Caro sindaco, ma una giusta? Settimane fa, in occasione del nubifragio che ha colpito la città, ha dichiarato che "Catania ha retto bene"..."ha retto", e fin qui ci siamo. Quale, però, non si sa! 

E poi, il lungomare liberato...sembra il titolo di un film! Immagino già Garibaldi con i mille verso la "liberazione" del lungomare dai terribili paninari! Pensate: a breve Catania diventerà "città metropolitana", inglobando alcuni paesi circostanti...e non siamo neanche capaci di potare una palma senza fare i conti con una tragedia! Una palma! Gli interventi di potatura in Piazza Cutelli sono stati effettuati appena venti giorni fa...venti giorni fa! Si tratta, infatti, di interventi di "manutenzione": nulla di che. E c'è scappato il morto!

Che poi non si dica che non siamo avanti eh...! Noi catanesi amiamo la "teatralità"! Perché fermare il signor La Fata mentre "si dava fuoco" in segno di protesta? Ma no, lasciamolo fare! "Sarà mica Houdini?!", avrà detto qualcuno! E poi il colmo: l'assessore all'ecosistema urbano, Rosario D'Agata, non si dimetterà. Insomma, signori: siamo o non siamo parte di un paese "favoloso" come quello di Narnia?

Le caratteristiche del genere fantasy ci sono tutte: "Le cronache di Catania: U ciuraru, la palma e il lungomare liberato". E un arancino al ragù, magari, per godere meglio delle "incredibili" storie di questa città "nana"...come una palma. Alla ricerca, tra gli alberi, della porta di quel famoso armadio del racconto che ci faccia uscire da questo mondo, poco reale e sempre più "fantasy".



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