lunedì 4 aprile 2022

Parresia 2.0, Vol. 4: Macerie (stellari)

Non lo sapete, sicuro. Alle 18 di ogni giorno uno dei più accreditati siti italiani sulle letture astrali pubblica "L'Oroscopo di Domani". A tal proposito tiro fuori il punto di vista di un conoscente che, con una birra in mano, provò a farmi notare che le previsioni degli astrologi sono piene zeppe di luoghi comuni o "mezze frasi", adattabili a ciascuna situazione. Nel mio caso non è così: forse è anche per questo motivo che di quel sito lì sono diventato ormai un assiduo (e appassionato) lettore. Sì: schiavo dell'Oroscopo e di Paolino Fox, alla ricerca della salvezza.

Mica ci credevo, io. Forte di anni trascorsi a fregarmene della superstizione, illuso di aver trovato il mio posto nel mondo. Macché. La realtà mi ha sputato in faccia la drammatica consapevolezza di essere al centro del cinico gioco di qualcun altro: non conto nulla, a partire da "ieri". E non posso farci niente: anzi, razionalmente conscio di essere nel giusto, devo rassegnarmi all'idea che chi ha tenuto le redini della mia anima abbia deciso, ahimé, di indirizzare i propri interessi altrove, senza logiche né dichiarate spiegazioni. Fine della corsa. Un giorno c'ero, l'altro ero solo un nome. Parte delle macerie. Ignorato.

Per rendere chiaro il concetto: mentre scrivo queste righe (con malcelato risentimento) mi ritrovo ad aggiornare spasmodicamente il canale YouTube della Rai in attesa della nuova clip di Paolino intento a stilare la classifica dei segni. Perché? Perché ha avuto ragione, in primis. Ha azzeccato tutto: ultimi istanti di vita, morte e funerale di una delle esperienze più formative a me note. Ciò, comunque, non è bastato a evitare la fine, già decisa per tempo e inutilmente aggravata dalla dilazione.

Poi perché in fin dei conti l'unica cosa rimastami, dopo innumerevoli e inutili tentativi di reazione, è la speranza che un giorno possa abbandonare il vortice di negatività che ha buttato giù il castello faticosamente costruito negli anni, adesso null'altro che un cumulo di macerie. Che il tempo possa ripagare i giorni trascorsi a chiedemi "Perché?", offrendomi nuove possibilità di redenzione slegate dalle ambizioni e dalle aspettative (vitali e sentimentali) altrui. O semplicemente che il mio segno venga messo, dopo tanti mesi, in cima alla classifica. E, signori: è successo davvero.

 



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