E’ un mondo folle,
quello in cui viviamo. E non ci sono giri di parole. Folle, come le persone che
lo popolano: variabili impazzite che seguono un ordine irrazionale, e che si
scontrano. L’una contro l’altra. Generando odio. O amore? Qual è la differenza?
E’ così difficile riconoscere l’uno senza l’altro, che quasi ci si confonde. E
non si può odiare una persona, senza amarla, o amarla senza odiarla allo stesso
tempo. E’ così, e non c’è rimedio.
Come non c’è rimedio
alla follia che ci spinge a coprire con un velo spesso la verità: la soluzione
ad ogni problema. Ce l’abbiamo sotto il naso e ci sfugge sempre, quasi impossibile
da acciuffare. E ci disperiamo, diventiamo malati. Siamo tutti malati. Malati
per qualsiasi cosa, malati d’odio e d’amore. Ma quando l’odio diventa amore, e
quando l’amore diventa odio? Quando non corrisposto. Quand’è così, la vera
natura dei due sentimenti esce fuori nella loro massima espressione.
E’ una tempesta, molto più
dell’amore corrisposto: un oceano di emozioni, positive e negative che ci
spinge ad amare e odiare allo stesso tempo. E il mondo svanisce, il tempo pure:
e noi con loro. Ed è qui che si consuma la malattia: quando non c’è modo di
tornare indietro, troppo dentro per riprendersi. E cadiamo al suolo distrutti,
ogni volta di più. In attesa di una svolta che non arriva. E non arriverà.
Perché l’odio non finisce, e l’amore neanche. E si odiano e si amano i ricordi, si evitano e si cercano. Un tira e molla tra passato e presente, dimenticando il futuro. Ma quale futuro? Nessun futuro: morte certa.
C’è la rottura, c’è la pausa, c’è
il distacco. Ma non c’è una fine. Quando un giorno, poi, ci si accorge di
essere fuori dal tunnel, respirando aria finalmente fresca e rinfrescante:
pulita, come mai. E si ricomincia, in attesa di odiare e amare qualcun altro. E se poi non si è in grado di amare, meglio non farlo. Per tutti.
Perché il mondo è
folle, e noi con lui: variabili impazzite che odiano e amano. E a te che leggi
va il mio messaggio d’odio e d’amore allo stesso tempo: tu che sei sempre
felice, che hai il vento a favore. Tu… che il mondo ti ama, ma non ti accorgi
neanche che ti odia. E ti odierà. E quando te ne accorgerai sarai troppo dentro
per venirne fuori. Non amare, non odiare: è meglio. Non ti attaccare: vivi e
basta. E forse potrai permetterti di sorridere. Forse. Perché l’amore è odio. E
l’odio è amore. Due facce bruttissime della stessa sporchissima medaglia "di cartone".